mercoledì 4 dicembre 2013

Goal!

Ci sono momenti in cui il calcio esce dal campo di gioco e alcuni suoi gesti acquistano un valore superiore. Nel tocco di mano di Maradona, al mondiale 1986, c'è tutto il personaggio Maradona, la sua furbizia, il suo essere scugnizzo fino in fondo. Oltre alla vendetta per un popolo intero dopo la faccenda delle Isole Falkland. Quando Platini reagì a un gol capolavoro annullato (ingiustamente) sdraiandosi sorridendo rassegnato sul prato, dimostrò al mondo la sua essenza, l'ironia e la grandeur francese. Di essere un meraviglioso giocatore ce lo aveva mostrato cinque minuti prima.
Poi la danza di Roger Milla, che determinò calcisticamente un continente intero davanti al mondo, il fair play di Di Canio che dimostrò il lato positivo del suo concetto di onore o l'esultanza di Sandro Pertini, presidente partigiano in tutti i sensi.
Nel mio piccolo ho voluto rendere omaggio al gioco più bello del mondo, meravigliosa metafora di vita, realizzando una serie di istantanee. Buona visione qui, qui e qui.



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